Raja Yoga

Il Raja Yoga si occupa della domanda essenziale che abita ogni essere umano. Del mistero del vivere, del mistero dell’essere coscienti. Del “chi” siamo e “come” siamo.

Secondo la tradizione indiana, a nessuna di queste questioni è possibile rispondere veramente attraverso una conoscenza libresca, il pensiero razionale o una qualsivoglia attività intellettuale. Pensiero e conoscenza sono facoltà straordinarie, il cui campo di applicazione tuttavia non raggiunge la dimensione dell’Essere. La descrizione di una cosa non è, e non sarà mai, “la cosa”.

La pratica corporea è l’elemento che caratterizza molte delle differenti vie che fanno parte dello Yoga. Nel Raja Yoga corpo e mente compongono un unico insieme, inseparabile e coerente. Il corpo manifesta gli schemi che la mente adotta così come la condizione mentale: agitazione, calma, dispersione. Al tempo stesso, la mente può essere informata e riplasmata dalla qualità dei gesti prodotti dal corpo durante una sequenza di Yoga.

In sintesi, il fine della pratica è il recupero di gradi di libertà: nella configurazione posturale, nella mobilità articolare, nell’elasticità muscolare, nella pulsazione respiratoria. Come conseguenza, l’energia “trattenuta” è resa disponibile per un processo di osservazione e apprendimento rivolto alla propria natura essenziale.

 

La funzione di Asana e di Pranayama va quindi ben oltre l’esecuzione di posture e tecniche respiratorie o mentali. Attraverso l’ascolto e la consapevolezza, la pratica si rivela un percorso propedeutico alla “meditazione”, quel particolare rapporto di osservazione e di presenza che consente di “sapere” circa il proprio sentimento d’essere.

Asana, Bandha, Kirtan, Mantra, Meditazione, Mindfulness, Mudra, Pranayama, Yoga Nidra, sono gli strumenti della nostra Sadhana.

Lunedì e Mercoledì
dalle 13 alle 14 e
dalle 14:30 alle 16:00

Uberto Bellini

Uberto Bellini, pratica Yoga dal 1982. Ha frequentato diverse scuole, rimanendo comunque vicino ai principi ispiratori della FIY, di cui è sempre stato appartenente.

Lo Yoga che diffonde si riallaccia alla disciplina che si colloca nel solco della tradizione Himalayana. 
Fondatore a Rimini dell’ Associazione Culturale “ANGA YOGA”, insegna a rapportarsi agli anga (elementi costitutivi) dello Yoga con la consapevolezza necessaria al raggiungimento dell’equilibrio fisico, mentale, emozionale, fondamento della crescita personale.
Il suo principio ispiratore è quello di Swami Sivananda che afferma: “Vale più un grammo di pratica, che tonnellate di parole”.
Il suo motto è: “Se gli asana non son per tutti, lo Yoga è per tutti”.

Il suo aforisma é: “Nell’ immobilità trova senso l’esperienza del dinamismo”.

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